Francesco Cirelli
“Avevo pochi anni. I miei nonni materni, Giovina e Attilio, mi portarono nella campagna che avevano lasciato per trasferirsi in città. Ricordo mia nonna intenta a cucinarmi un ovetto fresco. O mio nonno che mi lascia tra le mani un pulcino e mi fa sedere sul trattore mentre io immagino di viaggiare tra i campi. A questi ricordi si aggiunge un racconto su mio nonno paterno, Francesco: usava
rifugiarsi in vigna per ritrovare gioia e serenità perduta.
Così, da allora, la campagna è diventata per me un luogo sicuro e accogliente di affetti autentici, serenità, tenerezza. Ed è così che nel 2003, grazie al supporto fondamentale dei miei genitori, la campagna è diventata parte importante della mia esistenza, che oggi continua a fianco di mia moglie Michela.”
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